Entra a far parte di OMV anche la senatrice della Romania Avv. Diana Iovanovici Șoșoacă, una delle nuove figure del parlamento rumeno: un esempio da seguire per tutti i parlamentari del mondo. La Romania è un paese più libero grazie alle numerosissime battaglie della senatrice che afferma "il potere ha iniziato a cedere ed ora abbiamo riacquisito la maggior parte delle nostre libertà fondamentali ".
L' avvocato Diana Iovanovici Șoșoacă è una senatrice rumena, diventata molto popolare nel 2020 dopo aver pubblicato diversi messaggi contro le misure di restrizione delle libertà imposte dal Governo rumeno a causa del Covid-19.
Il 17 aprile 2020, giorno che precede la Pasqua ortodossa, Diana Iovanovici Șoșoacă inviava una lettera aperta al governo rumeno, alla presidenza e a tutti i ministri in quanto gli stessi dicevano alla popolazione della Romania di non poter andare in Chiesa.
All'epoca della lettera, Diana era un semplice avvocato ma aveva comunque deciso di obiettare ed andare in Chiesa con altri fedeli.
Diana Iovanovici Șoșoacă è infatti un avvocato con 25 anni di esperienza, laureata con un master in diritto degli affari presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Universita Rumeno-Americana .
Nel 2019 ha ricevuto il premio "Lady Lawyer” in diritto di famiglia; tale premio le è stato assegnato dalla Camera del Commercio e Industria di Bucarest e dalla Casa Editrice Universul Juridic.
Diana è anche membro fondatore della Commisione extraparlamentare d' inchiesta sul Covid-19 istituita nell' estate del 2020 in Romania.
Diana Iovanovici Șoșoacă è un ex membro dell' Alleanza per l' Unione dei Rumeni (AUR) e fa parte del Senato della Romania della Contea di Iași dal 21 dicembre 2020.
In merito all'operato della senatrice, la stessa afferma "sono stata uno degli organizzatori di molte manifestazioni contro le restrizioni delle libertà fondamentali. Ero l'avvocato che difendeva gli studenti, soprattutto quelli degli ultimi anni. Scrivevo memorie al Ministero della Pubblica Istruzione ed al Presidente del Consiglio per chiedere loro di utilizzare i voti dei 4 anni di corso precedenti poiché in Romania la scuola era stata interrotta e non eravamo pronti per la scuola online; avevamo famiglie senza elettricità, senza tablet o telefoni. Gli insegnanti non sapevano come usare gli strumenti tecnologici per la didattica a distanza; molti erano in questa situazione e lo stato rumeno non li aveva affatto aiutati. Prima della didattica a distanza gli studenti erano stati costretti ad indossare una mascherina, a stare in piedi a 2 m di distanza, a disinfettarsi le mani con sostanze nocive per la pelle ed erano stati costretti a passare attraverso tunnel disinfettanti vietati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Istituto Nazionale di Salute. Durante gli esami è stata misurata la temperatura agli studenti all'ingresso della scuola e se avevano più di 37,3 gradi non avrebbero superato l'esame. Seguendo questi miei passi, dietro di me si è formato il più grande movimento studentesco dalla Rivoluzione del 1989: il movimento studentesco in Romania che contava oltre 300.000 membri. Ho provato a convincere i mass-media ad invitarmi per parlare di questi problemi ma mi hanno proibito di accedere ai programmi televisivi. Insieme ai genitori ho inviato migliaia di e-mail e lettere a tutte le Autorità, ho bloccato l'attività del Parlamento e li ho costretti a riceverci in udienza presso la Commissione giuridica del Senato rumeno. Siamo riusciti a far svolgere l' esame scolastico a tutti gli studenti, compresi quelli con la febbre, a cui erano stati preparati spazi separati".
Nel luglio 2020 con la legge n. 136/2020 i figli dei genitori ricoverati o in quarantena venivano presi in carico dalla Child Protection e portati nei centri di accoglienza.
Diana Iovanovici Șoșoacă , insieme ad una collega di Brasov, ha lavorato ad un memorandum completo sull' incostituzionalità ed illegalità di questo disegno di legge e decine di migliaia di persone hanno riempito le mail di senatori, deputati e della presidenza con questo verbale di incostituzionalità.
Grazie a questa azione i politici rumeni hanno detto che per la prima volta nella storia la popolazione è stata così massicciamente coinvolta nella legislatura e, nonostante sia stato chiesto l'annullamento della legge, Diana purtroppo è riuscita solo a farla modificare.
La senatrice Diana è entusiasta dei risultati ottenuti " Grazie a queste mie azioni ho acquisito un' immensa notorietà in Romania, sono stato l' avvocato che ha avviato le prime e più grandi cause collettive in Romania contro le misure di restrizione delle libertà causate dal Covid-19, ho aiutato le persone ad uscire dagli ospedali, a recuperare i loro figli, ho effettivamente salvato delle vite; abbiamo pubblicato tutte le azioni e i passi che le persone possono intraprendere contro il potere. Abbiamo formulato gratuitamente le prime denunce penali contro tutti i leader dittatoriali, anche contro il presidente ed il primo ministro. Queste vicende di abusi si trovano nel Rapporto parziale dell' Avvocato del Popolo che menziona che in Romania vi sono state le misure più abusive e restrittive delle libertà di tutta l'Unione Europea. Grazie alla nostra lotta tutt'ora in corso, il potere ha iniziato a cedere ed ora abbiamo riacquisito la maggior parte delle nostre libertà fondamentali".
Nel febbraio 2021, la senatrice prese la parola per dichiarazioni politiche al Senato portando all'attenzione di tutto il Paese gli effetti negativi del vaccino Pfizer ( aborti, infertilità, ictus, attacchi neurologici).
Il suo microfono è stato interrotto ed è stata espulsa. Da quel momento è iniziata la lotta di Diana Iovanovici Șoșoacă contro la vaccinazione.
La senatrice ha di recente richiamato il Primo Ministro della Romania Florin Cîțu sul tema vaccini affermando "Sapevo che la vaccinazione doveva avere ragioni mediche, non piccole. Dovevi far sapere ai rumeni che questa vaccinazione ha effetti collaterali. Signor Cîțu, c'è del sangue sulle sue mani"; tale affermazione è stata pronunciata da Diana durante il dibattito sulla mozione di sfiducia contro il governo Cîțu.
Diana Iovanovici Șoșoacă dichiara orgogliosa "Siamo il Paese con il minor numero di vaccinazioni in Europa. Siamo il Paese che si oppone. Sono una voce in Parlamento che sostiene il popolo rumeno".
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