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30/10/2021
ONU, Italia: team di avvocati chiede l' intervento dell' Alto Commissario dei Diritti Umani sulla vicenda della sospensione del giudice Angelo Giorgianni
Redazione OMV News Redazione OMV News

Un team di avvocati provenienti da tutto il mondo ha chiesto all' Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite - Diritti Umani di monitorare le gravi violazioni dei diritti fondamentali degli italiani che si oppongono al green pass; chiesto anche l'intervento sulla vicenda della sospensione di Giorgianni.

Un team di avvocati provenienti da tutto il mondo ha scritto una lettera all'Ufficio dell'Alto Commissario Diritti Umani ONU per segnalare le gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo italiano in merito all' attuazione della normativa sul green pass.
Gli avvocati hanno altresì posto all'attenzione dell'Alto Commissario il caso della sospensione del Giudice Angelo Giorgianni, vittima dell'attuale clima di oppressione e discriminazione sulla  libertà di espressione in Italia.
Il team di avvocati chiede un monitoraggio delle gravi violazioni dei diritti fondamentali degli italiani che si oppongono al green pass, misura che non ha basi scientifiche ed è quindi deliberatamente destinato ad arrecare danno a un determinato gruppo della popolazione.

Di seguito la lettera tradotta in italiano: 


All'attenzione di:
Nazioni Unite
Diritti umani
Ufficio dell'Alto Commissario


La presente segnalazione è per informarvi delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo italiano in attuazione della normativa sul “green pass”.
Tali violazioni riguardano: il diritto al lavoro (art. 23 UDHR) e quindi ad una vita adeguata (art. 25 UDHR); il diritto allo studio (art. 26); il diritto a partecipare alla vita culturale del Paese (art. 27); il diritto alla libertà di pensiero e di espressione sancito dagli articoli 18 e 19.
Le misure adottate dal governo in ottemperanza alla normativa sul green pass sono palesemente anche contrarie al principio di non discriminazione sancito dagli articoli 1, 2 e 7.
Di particolare allarme è la subordinazione dell'esercizio dei diritti allo studio e al lavoro (e percepire una retribuzione) al possesso della certificazione verde, che corrisponde a un mandato di vaccinazione indiretta.
Infatti, non solo i test covid non sono gratuiti (il governo ha affermato in più occasioni che se fossero gratuiti questo scoraggerebbe le persone dal vaccinarsi), ma sono anche pericolosi, soprattutto i tamponi nasali che, oltre ad essere dolorosi, possono provocano danni cerebrali se ripetuti di frequente, come rileva la francese “Academie Nationale De Medecine”.
Inoltre, una recente analisi di due tipologie di tamponi nasali comunemente utilizzati per i test covid ha rivelato la presenza di alluminio e silicio non dichiarata dai produttori. L'alluminio in particolare è una neurotossina molto pericolosa per l'uomo.
Anche un ministro italiano ha recentemente ammesso che il costo economico e psicofisico dei tamponi nasali è il prezzo che i cittadini devono pagare se decidono di non vaccinarsi, riconoscendo così che i tamponi nasali sono una forma di tortura (riferimento art. 5 UDHR).
A tal proposito va aggiunto che i tamponi salivari, meno invasivi di quelli nasali, non sono considerati validi dal nostro Ministero della Salute ai fini dell'ottenimento della certificazione verde.
Questa discriminazione che colpisce i non vaccinati, esclusi dalla vita sociale, culturale e ora anche lavorativa del Paese, e spesso descritti come “criminali” dai media nazionali, non ha basi scientifiche, in quanto è stato dimostrato che anche i vaccinati possono essere contagiati e infettare. Questo tema è stato recentemente dibattuto anche al Senato italiano, dove importanti esperti medici hanno ribadito che la vaccinazione covid non protegge dai contagi e quindi non blocca la trasmissione, ed hanno anche evidenziato i pericoli di una vaccinazione di massa per la quale non esistono a lungo termine dati di sicurezza. Particolarmente danneggiati dalla normativa sul green pass sono i giovani, per i quali sars-cov-2 non rappresenta alcun rischio, costretti a sottoporsi a una vaccinazione sperimentale per frequentare le lezioni universitarie, e i lavoratori a basso reddito, che non possono permettersi di pagare tre tamponi a settimana se scelgono di non farsi vaccinare.
Dato che la stessa OMS ha dichiarato che lo screening di massa degli asintomatici non ha finalità sanitarie, l'uso estensivo del green pass per coprire quasi tutti gli aspetti della vita di una persona è assolutamente ingiustificato e sembra servire al solo scopo di prolungare lo stato di emergenza a tempo indeterminato e costringere l'intera popolazione a farsi vaccinare. Un'altra vittima dell'attuale clima di oppressione e discriminazione in Italia è la libertà di espressione. Ne è un esempio quanto accaduto di recente al giudice Angelo Giorgianni, per il quale il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha chiesto la sospensione cautelare dalle funzioni e dallo stipendio. Tale richiesta è stata accolta dal Consiglio Superiore della Magistratura, senza aver dato al dott. Giorgianni l'opportunità di difendersi, nonostante la formale documentazione attestante il suo stato di malattia.
Colpa del dottor Giorgianni: aver duramente criticato il green pass e la gestione della pandemia da parte del governo durante una manifestazione contro il certificato verde a Roma. Per aver avuto il coraggio di denunciare  gli atti incostituzionali del governo italiano, fu accusato di diffamazione delle istituzioni.
Il dottor Giorgianni non ha mai nascosto la sua opposizione alla deriva autoritaria del governo italiano ed ha espresso le sue opinioni in molti eventi pubblici. Ha inoltre dichiarato pubblicamente di aver presentato una denuncia penale alla Corte Penale Internazionale per denunciare non solo la violazione del Codice di Norimberga e la discriminazione dei non vaccinati, ma anche le gravi responsabilità dei funzionari sanitari italiani che hanno deliberatamente impedito ai medici di curare il covid pazienti, causando così decine di migliaia di morti inutili. Il caso del dottor Giorgianni è solo uno dei tanti che coinvolgono medici, uomini di cultura, membri delle forze dell'ordine e personaggi pubblici che oggi in Italia vengono intimiditi, ridicolizzati e minacciati di essere sospesi dal lavoro solo perché osano esprimere un pensiero diverso da quello “ufficiale”.
 Per tutti questi motivi, vi esortiamo a vigilare sulle gravi violazioni dei diritti fondamentali degli italiani che si oppongono al green pass, provvedimento che non ha basi scientifiche e che quindi è volutamente volto a arrecare danno a una determinata fascia della popolazione.


i firmatari:


Alessandro Fusillo (lawyer)
Elisa Pieroni (lawyer)
Renate Holzeisen (lawyer)
Cetty Di Bella (lawyer)
Maria Gioffre' (lawyer)
Maurizio Lo Conte (lawyer)
Dario Restuccia (lawyer)
Pietro Origlia (lawyer)
Giada Bigetti (International protection of human rights)
Daniele Melacotte (lawyer)
Pasquale Balsamo (lawyer)
Concetta Leone (lawyer)
Dorotea Trapasso (lawyer)
Annamaria Siracusano (lawyer)
Mikaela Katarina Maria Hillerstrom (lawyer)
Piero Santantonio (lawyer)
Chiara Spera (lawyer)

 October 29, 2021 
 





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