Il CSM ha sospeso Angelo Giorgianni dalle funzioni e dallo stipendio senza dargli la possibilità di essere presente per difendersi; Giorgianni ha lottato da sempre con il  popolo in difesa dellle libertà fondamentali e dei diritti umani. Siamo ancora in uno Stato di diritto? 

Il Procuratore Generale della Cassazione ha avviato un procedimento disciplinare contro Angelo Giorgianni e ne ha chiesto la sospensione perché in Piazza del Popolo ha definito abusivi coloro che occupano i palazzi del potere, violando le carte costituzionali ed i trattati internazionali e invocando nei loro confronti una nuova Norimberga.

In particolare, secondo il Procuratore Generale, Angelo Giorgianni avrebbe commesso vilipendio delle Istituzioni e diffamazione, esprimendo pubblicamente considerazioni e giudizi gravemente lesivi della reputazione e della onorabilità di titolari delle istituzioni pubbliche  e segnatamente del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministero della Salute, qualificati come autori di illeciti assimilabili a crimini nazisti e come tali esercenti poteri  abusivi.

Tutto questo ignorando che Angelo Giorgianni ha coraggiosamente sottoposto questi crimini al Tribunale internazionale dell’Aia che non si è ancora espresso in merito . Ma il fatto più grave è che  il Consiglio Superiore della Magistratura, nonostante le dimissioni di Giorgianni  dalla Magistratura e senza aver dato la possibilità allo stesso  di essere presente per difendersi, documentalmente impedito per motivi di salute, lo ha sospeso dalle funzioni e dallo stipendio.

Dato che si tratta di accuse manifestamente infondate, tutto questo rappresenta un pericoloso tentativo di mettere un bavaglio al Dott. Angelo Giorgianni  ed intimidire tramite il suo procedimento  anche eventuali altri giudici dissenzienti, dato che non si tratta  di diffamazione o di vilipendio delle Istituzioni ma  di legittimo esercizio di diritti fondamentali in difesa del Popolo.